Perché Rubicone IGT?

15 Novembre 2024

PERCHÉ ABBIAMO SCELTO LA DENOMINAZIONE RUBICONE IGT

Per essere il micro fiume che è, il Rubicone gode di enorme fama per diversi motivi ed è assurto nella storia ad un’importanza che ormai è fissata nell’immaginario collettivo.
Il Rubicone è infatti un fiume dell’Emilia Romagna (anzi della Romagna) tra le città di Cesena e Rimini che dall’Appenino tosco-emiliano scende fino all’Adriatico e che nel 1° sec. a.C. segnava il confine fra l’Italia e la Gallia Cisalpina.
La sua fama risale a Giulio Cesare che lo rese celebre nel 49 a.C. perché nessun magistrato a capo di un esercito poteva varcarlo senza l’autorizzazione del senato mentre il grande condottiero, poi divenuto imperatore romano, decise di farlo iniziando la sua discesa su Roma e dando di fatto inizio alla guerra civile contro Pompeo. Famose le parole di Cesare ancora oggi usate nel lessico comune “Iacta alĕa est” cioè “il dado è tratto” che indicavano l’importanza del gesto per il suo futuro percorso verso la soglia massima dell’impero.
Il gesto di “passare il Rubicone” è da allora collegato nel linguaggio comune ad un gesto risolutivo che segna la chiusura di un’epoca o di un modo di essere da quello seguente.
Se in un primo momento si trattava di un modo di dire tipicamente italiano, grazie ad alcuni cantanti di fama internazionale è entrato nel linguaggio e nell’immaginario collettivo.
Cosi per Mick Jagger con i Rolling Stone, nella canzone del 2005 “Streets of love”, attraversare il Rubicone significa rimettersi in gioco nonostante il cuore spezzato pur sapendo che “le strade dell’amore sono piene di lacrime”. (I think I’ve crossed the Rubicon I walk the streets of love and they’re full of tears and I walk the streets of love and they’re full of fears”).
Bob Dylan ha scritto e cantato una canzone intitolata proprio “Crossing the Rubicon” che qualcuno dice far parte di un album da considerare come un testamento. In questo caso quindi attraversare il Rubicone potrebbe essere simbolo dell’aver accettato il tempo della morte e quindi essere già oltre.
Nel 1974 il gruppo di musica elettronica tedesca Tangerine Dream ha intitolato il suo sesto album in studio Rubycon e nel 2016 il gruppo alternative metal statunitense Deftones ha incluso nell’ottavo album Gore una traccia chiamata Rubicon.
Parlando di Elvis Presley, Tom Hanks ha definito la sua musica una sorta di passaggio del Rubicone per indicare che segnò una svolta indelebile in questo mondo.
Insomma anche nella cultura e nella lingua anglosassone, l’idioma “to cross the rubicon” è correntemente utilizzato “per indicare il superamento di un punto di non ritorno”.
Aldilà delle norme stabilite dal Disciplinare di Produzione che, a nostro parere, non sono affatto indirizzate verso un deciso percorso di qualità come quello da noi scelto, ci è sembrato che in questo nome così iconico si possa leggere la nostra decisione di dare un taglio netto allo stile convenzionale di agricoltura che tiene conto poco o niente del futuro della terra. Può raccontare la nostra modalità di impresa impregnata di una scelta privilegiata per la natura che investe a 360° la produzione viticola ed enologica nonché la vita di tutti i nostri collaboratori e dell’area dove viviamo e operiamo.